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Lipidi e CAD: le notizie essenziali di dicembre 2016

1. L’USPSTF ha esaminato le evidenze concernenti i benefici e i pericoli dell’uso di statine per ridurre gli eventi e la mortalità delle CVD negli adulti senza anamnesi di eventi di CVD e se i benefici dell’uso di statine varino in base a sottogruppo, caratteristiche cliniche o dose. Vedere la nostra sinossi essenziale dell’articolo di JAMA di seguito.

2. Alcuni medici esitano a intensificare la terapia con statine per i pazienti ricoverati con sindrome coronarica acuta o accidente cerebrovascolare, nonostante le raccomandazioni terapeutiche ACC/AHA del 2013. Vedere la nostra sinossi essenziale dell’articolo di Am Heart J di seguito.

3. Bassi livelli di HDL sono associati a una scarsa salute in generale e non sono un fattore di rischio indipendente modificabile di malattia CV. È improbabile che il trattamento per aumentare i livelli di HDL riduca il rischio di malattie CV e possa aumentare il rischio di mortalità non CV. Vedere la nostra sinossi essenziale dell’articolo di J Am Coll Cardiol di seguito

Lipidi e CAD: le notizie essenziali di dicembre 2016

Statine: nuove raccomandazioni per prevenire la CVD

Fonte: JAMA

Conclusioni

  • La US Preventive Services Task Force (USPSTF) ha pubblicato nuove raccomandazioni sull’uso di statine per la prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari (cardiovascular disease, CVD) negli adulti.

Raccomandazioni chiave

  • Avviare l’uso di statine a dose da bassa a moderata negli adulti di 40-75 anni senza anamnesi di CVD che presentano ≥1 fattori di rischio di CVD (dislipidemia, diabete, ipertensione o fumo) e un rischio di eventi CVD a 10 anni calcolato ≥10%.
  • Offrire selettivamente statine a dose da bassa a moderata agli adulti di 40-75 anni senza anamnesi di CVD con ≥1 fattori di rischio e un rischio di eventi CVD a 10 anni calcolato del 7,5%-10%.

Revisione delle evidenze

  • L’USPSTF ha esaminato le evidenze concernenti i benefici e i pericoli dell’uso di statine nel ridurre gli eventi e la mortalità della CVD in adulti senza un’anamnesi di eventi di CVD e se i benefici dell’uso di statine varino in base a sottogruppo, caratteristiche cliniche o dosaggio.
  • Finanziamento: Agency for Healthcare Research and Quality.

Perché è importante

  • Le CVD sono la principale cause di morbilità e mortalità negli Stati Uniti e sono responsabili di 1 decesso su 3 negli adulti.

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Ancora

L’inerzia clinica ostacola trattamenti basati sulle linee guida per ACS e CVA

Fonte: Am Heart J
Conclusioni

  • Alcuni medici esitano a intensificare la terapia con statine nei pazienti ricoverati con sindrome coronarica acuta (acute coronary syndrome, ACS) o accidente cerebrovascolare (cerebrovascular accident, CVA), nonostante le raccomandazioni terapeutiche per il colesterolo delle linee guida dell’American College of Cardiology/American Heart Association (ACC/AHA) del 2013.

Risultati principali

  • Dopo la pubblicazione delle linee guida sul colesterolo del 2013 il tasso di prescrizione di statine ad alta intensità è stato maggiore nei pazienti mai trattati con statine rispetto a quelli già in terapia con statine (OR: 0,51; P=0,02).
  • I medici prescrivevano più statine ad alta intensità ai pazienti con ACS rispetto a quelli con CVA (prima delle linee guida del 2013: OR: 8,4 [P<0,001]; dopo le linee guida del 2013: OR: 4,5 [P<0,001]).

Disegno dello studio

  • I ricercatori hanno studiato pazienti dimessi con una diagnosi di ACS o CVA durante i 6 mesi precedenti (n=359) e successivi (n=336) al rilascio delle linee guida sul colesterolo ACC/AHA del 2013.
  • I ricercatori hanno confrontato le caratteristiche dei pazienti usando l’analisi della varianza e il test del X2; hanno valutato i predittori clinici dell’uso di statine ad alta intensità da parte degli operatori sanitari, usando modelli di regressione logistica multivariabile.
  • Finanziamento: Jefferson Clinical Research Institute.

Perché è importante

  • Seguire le linee guida di consenso basate sull’evidenza è essenziale per offrire ai pazienti cure di qualità ottimale e sicure.

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Ancora

È improbabile che l’HDL protegga contro il rischio CV

Fonte: J Am Coll Cardiol
Conclusioni

  • Bassi livelli di colesterolo delle lipoproteine ad alta densità (high-density lipoprotein cholesterol, HDL-C) sono associati a una scarsa salute in generale e non sono un fattore di rischio indipendente modificabile di malattia cardiovascolare (CV).

Risultati principali

  • Bassi livelli di HDL-C sono associati in modo indipendente a un rischio maggiore di CVD nonché tumori e altra mortalità.
  • I pazienti con livelli maggiori di HDL (>70 mg/dl negli uomini e >90 mg/dl nelle donne) avevano un rischio maggiore di mortalità non CV.

Disegno dello studio

  • Questo studio di coorte osservazionale ha incluso pazienti senza precedenti disturbi CV o gravi comorbilità (n=631.762; età media: 57,2 anni; 55,4% donne; livello medio di HDL-C: 55,2 mg/dl).
  • L’esito primario era la mortalità causa-specifica.
  • Finanziamento: Institute of Circulatory and Respiratory Health-Canadian Institutes of Health Research.

Perché è importante

  • È improbabile che il trattamento per aumentare i livelli di HDL-C riduca il rischio di malattia CV e può aumentare il rischio di mortalità non CV.

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