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Latina 10 SETTEMBRE 2025

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Esenzione P01
  • Sierologia: 91.13.1_0 virus anticorpi Nas- specificando nelle note WEST NILE IGG IGMPCR: 91.12.B_2 ( virus acidi nucleici Nas) e specificare come nota, ricerca acidi nucleici virus West Nile IGG IGM SANGUE E URINE
    • sono in totale 4 prestazioni
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MOLTI GESTIONALI HANNO INSERITO LA POSSIBILITà DI CREARE LA SEGNALAZIONE IN AUTOMATICO

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Il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia fra 2 e 14 giorni, ma può essere anche di 21 giorni nei soggetti con deficit a carico del sistema immunitario.

La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri: sembrano sintomi simil influenzali,  febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei, arrossamento degli occhi, cefalea. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell¿età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave.

I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell¿1% delle persone infette (1 persona su 150), e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti. Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare un¿encefalite letale.

La diagnosi viene prevalentemente effettuata attraverso test di laboratorio (Elisa o Immunofluorescenza) effettuati su siero e, dove indicato, su fluido cerebrospinale, per la ricerca di anticorpi del tipo IgM. Questi anticorpi possono persistere per periodi anche molto lunghi nei soggetti malati (fino a un anno), pertanto la positività a questi test può indicare anche un¿infezione pregressa. I campioni raccolti entro 8 giorni dall¿insorgenza dei sintomi potrebbero risultare negativi, pertanto è consigliabile ripetere a distanza di tempo il test di laboratorio prima di escludere la malattia. In alternativa la diagnosi può anche essere effettuata attraverso Pcr o coltura virale su campioni di siero e fluido cerebrospinale.

Non esiste un vaccino per la febbre West Nile. Attualmente sono allo studio dei vaccini, ma per il momento la prevenzione consiste soprattutto nel ridurre l¿esposizione alle punture di zanzare.

Pertanto diventa fondamentale uno stile di vita/comportamento adeguato, utilizzando repellenti per gli insetti, indossando abiti idonei quando si frequentano ambienti a rischio, disinfestazione degli ambienti, zanzariere, evitando il ristagno di acqua...

  • ovviamente sarà compito del medico capire l'urgenza e decidere se allertare il 118 oppure
  • INVIO scheda seresmi in pdf o seresmi in word per sospetto diagnostico, INSERENDO NELLA MAIL IL TELEFONO DEL PZ a notificamalattieinfettive@ausl.latina.it
  • il paziente verrà contatto in tempi brevi dal Servizio di Igiene e Prevenzione presso l'ambulatorio centri di riferimento, A SECONDA DEL DISTRETTO.
  • Potrebbero essere richieste le seguenti ricette IN DEMA che il paziente deve avere in cartaceo con i seguenti codici:
      • Sierologia: 91.13.1_0 virus anticorpi Nas- specificando nelle note WEST NILE IGG IGMPCR: 91.12.B_2 ( virus acidi nucleici Nas) e specificare come nota, ricerca acidi nucleici virus West Nile IGG IGM SANGUE E URINE
        • sono in totale 4 prestazioni
    •  inserire esenzione P01.

Non esiste una terapia specifica per la febbre West Nile. Nella maggior parte dei casi, i sintomi scompaiono da soli dopo qualche giorno o possono protrarsi per qualche settimana. In queste condizioni si assumono farmaci per gestire i sintomi. Nei casi più gravi è invece necessario il ricovero in ospedale, dove i trattamenti somministrati comprendono fluidi intravenosi e respirazione assistita.

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