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FIMMG LATINA: report di attività sindacale

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Sono state condotte quattro CAPI due per macro area Nord e Sud.

Nelle due prime la Direzione Sanitaria ha deciso di implementare i controlli di appropriatezza prescrittiva anche sulla diagnostica così come si effettuano adesso sulla farmaceutica. Oggetto del controllo sono sopratutto le prestazioni di diagnostica per immagini. Le basi su cui valutare le ragioni di appropriatezza prescrittiva sono il rispetto delle condizioni del manuale RAO.

Abbiamo rappresentato le implicazioni e potenziali criticità di tale attività di controllo.La prescrizione di esami diagnostici sono spesso indotti da specialisti che non producono la relativa ricetta dematerializzata quindi come se la prestazione fosse generata dal MMG. Per non parlare poi di quelle indotte da specialisti privati. Certamente il MMG non può sobbarcarsi l’ulteriore onere di scannerizzare, produrre copie e fotocopie di tutte le richieste generate dai vari specialisti al fine di tenere agli atti un giustificativo della prescrizione. Al tempo stesso non è possibile che il MMG possa assumere la funzione di censore o di controllore di richieste dello specialista. Non è il nostro ruolo, non accettiamo di assumere questo ruolo e le implicazioni medico legali sarebbero devastanti. Inoltre crediamo che in un momento dove l’unità della professione vada perseguita con tutti i mezzi determinare condizioni di conflitto fra medici non può avere il nostro consenso.

Si è concordato quindi un approfondimento su contenuti e procedure rimandando a successivi confronti.

 

Le altre due CAPI hanno valutato attività prescrittiva di alcuni colleghi. Ad alcuni è stata riconosciuta la correttezza dei comportamenti prescrittivi mentre altri sono stati invitati ad una maggiore attenzione. Il tutto si è svolto in un clima collaborativo senza particolari contrasti interpretativi.

 

Infine venerdì 25 luglio si è svolto il Comitato per la medicina generale. Fra i tanti argomenti affrontati, alcuni routinari, vi segnalo la discussione sull’attività del CAD.

Questo punto dell’ordine del giorno è stato inserito dopo un precedente confronto informale e serrato avvenuto con la dott.ssa Francesca De Angelis dirigente del servizio.

Avevamo espresso le seguenti criticità e siamo arrivato alle conseguenti determinazioni.

  • Pagamento della compilazione della prima scheda CAD compilata online. Nel 2012 era stato sottoscritto un protocollo dove si prevedeva che per favorire l’informatizzazione del CAD venisse corrisposto al MMG l’equivalente di un accesso AD alla compilazione della cartella. Per varie differenze interpretative sono stati pagati solo alcuni anni ed attualmente non più. Si è verbalizzato di investire la Direzione Generale per un confronto risolutivo sull’argomento rappresentando che in assenza di risposte ci sentiremo liberi di disdettare l’accordo anche ritornando al cartaceo, consapevoli di creare disservizi agli Uffici CAD.
  • E’ noto che spesso rileviamo modifiche della scheda CAD da operatori del CAD. Abbiamo chiesto che tutte le modifiche vengano tracciate con il nome dell’operatore che effettua la modifica e non solo genericamente dell’Ufficio CAD. Tale problematica sarà risolta dal referente informatico.
  • Avevamo protestato su come sia stata inserita la procedura di autenticazione a due fattori con l’applicativo Authenticator e le difficoltà nella gestione in assenza del medico titolare. La problematica è stata di fatto risolta con la possibilità di inserire online il riferimento del medico sostituto.
  • Dispensazione domiciliare di EBPM. Al momento, spesso ma non sempre, viene richiesto di indicare gli score di rischio trombotico/emorragico per effettuare la richiesta di dispensazione del farmaco. Abbiamo rappresentato che non siamo disponibili a produrre alcun giustificativo della nostra prescrizione. E’ evidente che nel processo elaborativo del medico prescrittore tale valutazione è stata già fatta e di conseguenza nessun altro deve entrare nel merito della scelta. Per il CAD non ci sono problemi. La resistenza viene dalla farmacia ospedaliera e da un vecchio protocollo interno. Si è concordato di risolvere la problematica in tempi brevi con un nuovo protocollo aziendale.
  • Si è concordato che non c’è bisogno di alcuna valutazione specialistica per le richieste di FKT e medicazioni. Ci era giunta notizia che alcuni CAD avevano inopinatamente richiesto valutazione fisiatrica o chirurgica per queste prestazioni.
  • Da ultimo è stata richiesta una uniformità delle procedure degli Uffici Cad di tutti i Distretti. Richiesta accolta.

 

Naturalmente vigileremo e chiediamo a tutti di segnalare criticità, disservizi e proposte.

Grazie per l’attenzione e buona estate a tutti

 

Il segretario FIMMG LATINA

Erasmo Di Macco

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