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Ucad Latina, cosa succede nel Distretto 2?

Il 6 Febbraio 2020, si è tenuta presso di Distretto LT2 la consueta riunione UCAD. La FIMMG vuole aggiornare i colleghi su alcuni punti.

Si è da poco conclusa la ristrutturazione dell’edificio ASL sito in piazza Celli a Latina. Un’area sarà dedicata ad ospitare diversi servizi tra cui l’AmbuFest, i medici itineranti di Continuità Assistenziale del distretto 2, la Commissione per le Patenti. Sono state realizzate anche delle stanze che potranno ospitare una UCP del distretto. La dott.ssa Fabbri in accordo con gli altri membri dell’Ucad chiede che venga realizzato un bando in cui l’azienda specifica quali sono le condizioni, i servizi offerti, la durata, la strumentazione disponibile ed eventuali oneri per gli ospitati, al fine di rendere trasparente l’accesso di un eventuale gruppo di medici con termini e condizioni già stabilite.

Si è parlato della necessità, come segnalato anche da alcuni Comuni, di aumentare i progetti e le iniziative volte a prevenire e curare tabagismo e ludopatia. Il Dr Sabatucci, Dipartimento di Prevenzione Sanitaria, ha assicurato che stanno partendo e sono già in essere molti progetti proprio a tutela sia dell’anziano che del giovane, anche nelle scuole, quindi sono ben felici di continuare e pontenziare il settore.

La città di Latina è molto impegnata sul fronte sociale e le associazioni di volontariato che operano sul territorio sono molto e valide. Spesso sono quelle che meglio conoscono il problema e che meglio possono rappresentarlo anche alle istituzioni. Per questo motivo la dott.ssa Carreca, Dirigente del Distretto 2, ha deciso di realizzare una sorta di registro di riferimento in cui possono iscriversi le associazioni per migliorare la collaborazione con il terzo settore.

Si è parlato anche di formazione. C’è la necessità di istituire corsi per la medicina generale sulle tematiche del progetto Più Vita, ovvero diabete Melito, scompenso cardiaco e Bpco. E’ stata accolta la proposta della dottoressa Fabbri di creare una sorta di master a numero chiuso sulle invece di investire risorse su corsi monografici, seminari in plenaria.  Sarebbe opportuno creare dei corsi teorico pratici, a numero chiuso in cui si dia la possibilità di accedere ad uno o più componenti dell’UCP e a medici non in associazione, con lo scopo di acquisire competenze specialistiche utili nella pratica della medicina generale.

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