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ECM, scatta la proroga: ma sarà valida solo per chi ha 75 crediti

Provvedimenti demandati agli Ordini, perdita di chance per carriera e scatti contrattuali e persino il rischio sulla malprFormazione obbligatoria, le novità per il nuovo triennio. Ecco tutto quello che si rischia senza la certificazione…

di Ciro Imperato

Concesso un anno di tempo per mettersi in regola con la formazione obbligatoria del triennio 2014-206 ma solo per chi al 31 dicembre 2016 avrà conseguito almeno 75 crediti ECM. Lo rende noto la Commissione Nazionale per la Formazione Continua che ha deliberato in tal senso nella riunione del 13 dicembre scorso.

Dunque per i camici bianchi ancora tutto il 2017 per formarsi e mettersi in pari con i 150 crediti richiesti dall’obbligo formativo. La proroga permette di acquisire sino al 50% del punteggio complessivo (75 crediti al netto di riduzioni o esoneri). Inoltre, la Commissione ha fissato i nuovi criteri per l’assegnazione dei crediti agli eventi da parte dei provider la cui offerta formativa è estremamente ampia e articolata come nel caso del Provider ECM 2506 Sanità in-Formazione che offre eventi ECM sia FAD che residenziali su misura per i medici.

Anche per il triennio 2017-2019 saranno 150 i crediti da maturare, fatti salvi esoneri, esenzioni, ed eventuali altre riduzioni ma per chi si è dimostrato virtuoso sono previsti meccanismi premianti: la Commissione ha infatti previsto una riduzione di 15 crediti per  i sanitari che abbiano soddisfatto il proprio dossier  formativo individuale,  alla quale si sommano uno “sconto” di 30 crediti per coloro che abbiano acquisito tra 121 e 150 crediti o di 15 crediti per un punteggio tra 80 e 120.

Sulle novità del triennio in arrivo, le eventuali sanzioni ed esenzioni è servito a fare chiarezza il recente appuntamento a Roma, dove si è svolto il convegno nazionale “Le professioni sanitarie ed il sistema ECM tra presente e futuro”. Un decisivo momento di confronto tra operatori sanitari e provider con il Consorzio Cogeaps (gestisce i crediti di tutte e 30 le professioni sanitarie), il Ministero della Salute, la FNOMCeO, gli Ordini professionali e la Commissione Nazionale ECM: in sostanza tutti i principali protagonisti dell’Educazione Continua in Medicina.

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