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Nuovi Lea, Gentiloni ha firmato. Lorenzin: “Passaggio storico”

L’annuncio del ministro della Salute ieri sera su Twitter. Via libera al Dpcm che aggiorna i Livelli essenziali di assistenza. I primi commenti poco dopo il via libera di Gentiloni.

“Il premier ha firmato i nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea) e il nomenclatore delle protesi: passaggio storico per la sanità italiana”. Così, in un tweet, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha annunciato ieri sera la firma di Paolo Gentiloni al provvedimento sui nuovi Lea, che – sempre nella giornata di ieri – ha incassato il via libera del ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. Si arriva così alla conclusione del lungo iter del Dpcm per l’aggiornamento – dopo 15 anni – dei Livelli essenziali di assistenza. Ottenuta la firma di Gentiloni e dopo la registrazione di rito della Corte dei Conti, ci sarà la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Tra le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), i nuovi Lea prevedono diverse novità: fecondazione assistita eterologa ed omologa, nuovi vaccini, screening alla nascita, esenzione dal ticket per chi soffre di endometriosi. Ed ancora: trattamenti per la celiachia e per ulteriori malattie rare. Nei Lea aggiornati entra anche il trattamento dell’autismo: il documento recepisce infatti integralmente la legge 134 del 2015, che prevede diagnosi precoce, cura e trattamento individualizzato, integrazione nella vita sociale e sostegno per le famiglie.

L’aggiornamento va incontro ai malati rari, assegnando un codice che dà diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa a 118 patologie rare precedentemente escluse dalla lista, tra cui miastenia grave e sclerosi sistemica progressiva. Viene rivisto anche l’elenco delle malattie croniche e invalidanti, con l’introduzione di 6 patologie esenti da ticket, tra cui broncopneumopatia ostruttiva (Bpco), sindrome da talidomide, rene policistico. La celiachia passa invece dall’elenco delle malattie rare a quelle croniche.

Anche il nuovo Piano Vaccini è incluso nei nuovi Lea, con novità per le vaccinazioni contro pneumococco, meningococco, varicella e Papillomavirus. Così come l’atteso aggiornamento del nomenclatore delle protesi, fermo al 1999, che vede introdurre, negli elenchi dei dispositivi, ausili informatici e di comunicazione, come quelli per i malati di Sla, ma anche apparecchi acustici digitali e carrozzine a tecnologia avanzata. Per far spazio alle nuove prestazioni, alcune di quelle precedentemente previste sono state escluse poiché obsolete.

Previsti anche screening alla nascita per individuare con anticipo eventuale sordità e cataratta congenita così come una quarantina di malattie metaboliche ereditarie.
Il testo aggiorna pure il nomenclatore della specialistica ambulatoriale, fermo al 1996, introducendo, ad esempio, le prestazioni per la procreazione medicalmente assistita, sia omologa che eterologa, finora erogate in regime di ricovero ospedaliero. Si prevedono inoltre prestazioni di genetica e l’anestesia epidurale.
Infine, tra le novità, anche i trattamenti contro la ludopatia, le cure per l’endometriosi, l’adroterapia per la cura dei tumori e la terapia del dolore.

Poco dopo il via libera del Presidente del Consiglio, sono arrivati i primi commenti:

Davide Faraone, Sottosegretario alla Salute – “Un passo in avanti atteso da 15 anni, ora il confronto. I livelli di assistenza entrano, finalmente, nel terzo millennio. I Lea sono modificabili in base alle nuove esigenze che si verranno a creare e ai bisogni dei cittadini”.

Assobiomedica – Ci auguriamo che la firma del testo con i nuovi Livelli essenziali di assistenza apra una stagione che va verso l’appropriatezza e la riorganizzazione del sistema sanitario italiano, in termini di una maggiore efficienza e sostenibilità del sistema. Ora è importante non fermare questo processo e puntare al miglioramento nella gestione del Servizio sanitario, che significa garantire il ricambio tecnologico nella Sanità pubblica senza aspettare 15 anni per introdurre l’innovazione per tutti i cittadini”.

Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva – “La notizia dei LEA in prossima uscita in Gazzetta Ufficiale presenta luci ed ombre. Sono presenti purtroppo anche alcune misure con cui i cittadini faranno i conti. Dall’aumento dei ticket a loro carico (almeno 18,1 milioni di euro in più per le stesse prestazioni che hanno oggi), alla riduzione del numero di visite ed esami in esenzione per alcune patologie croniche, ad esempio per l’ipertensione, al mancato riconoscimento ancora di alcune patologie. E ancora si cancellano dalla lista LEA dispositivi erogati finora, come plantari e calzature ortopediche, perché si prescrivono troppo e non perché siano inutili. Peraltro questi LEA saranno rivisti a marzo e da quel momento in poi ogni anno ci sarà un depennamento e inserimento di nuove prestazioni. Ma tutto questo sarà fatto senza che le organizzazioni civiche”.

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